14 Lug Trentino in estate: cosa fare, dove mangiare e perché non puoi perdertelo
Abbiamo tutti (ri)scoperto le vacanze in montagna grazie o per colpa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Non ho dati ufficiali, ma parlo per aneddotica: fino a pochi anni fa quando tessevo le lodi della montagna d’estate ricevevo nel migliore dei casi sguardi perplessi, adesso tutti chiedono e vogliono sapere. Ecco perché ho deciso di scrivere questa mini guida/resoconto sul Trentino in estate, e in particolare sulla zona tra val di Fassa e val di Fiemme dove, da qualche anno a questa parte, ho deciso di trascorrere una delle mie settimane di vacanza.
Perché la montagna in estate, perché il Trentino
Comincio subito dalla perorazione della causa, ben sapendo che la motivazione è soggettiva. La montagna in estate fa per te se:
- ti piace stare nella natura
- hai bisogno di tranquillità
- vuoi fare attività fisica (ma non è una conditio sine qua non)
- ami il fresco
Ovviamente dipende anche molto dal periodo: ad agosto c’è parecchia folla ovunque, anche sui sentieri più impervi.
Per quanto riguarda la scelta del Trentino, per me è una questione di relativa vicinanza (sono circa 3 ore e mezza di viaggio), varietà dell’offerta (c’è di tutto per tutti: pigri e atletici, grandi e piccoli, amanti delle terme, scalatori, ecc.), qualità dell’accoglienza che si traduce in ottimi servizi, spesso gratuiti. Se prenotate l’alloggio in una struttura convenzionata (e lo sono quasi tutti gli alberghi, pensioni, agriturismi) avete una card che vi permette di usare gli impianti di risalita, i mezzi di trasporto, fare visite guidate e trekking con accompagnatore, gratis o con un sostanziale sconto. Ultimo ma non ultimo, si mangia e si beve benissimo!
Per il momento ho esplorato piuttosto bene la zona della Val di Fiemme e quella della Val di Fassa, scegliendo un punto di partenza strategico (la frazione di Bellamonte sopra Predazzo) che permette di raggiungere in pochissimo tempo entrambe le valli, ma anche Passo Rolle e San Martino di Castrozza, da una parte, e l’Alto Adige, dall’altra.
Cosa fare in Trentino in estate (anche con i bambini)
L’offerta, come dicevo è molto variegata e abbondante: spesso vengo presa da una sorta di vertigine che è un misto tra la FOMO e l’imbarazzo della scelta. Oltre alle attrattive naturali, infatti, ci sono tantissime attività organizzate dalle singole agenzie di promozione del territorio: spettacoli, visite, laboratori. Per grandi e per piccoli.
Come fare per orientarsi, quindi? Il mio consiglio è di partire da Visit Trentino e dai siti delle APT locali. Di solito sono aggiornati e forniscono tutte le informazioni su cosa visitare, quali attività sono proposte in ogni giorno della settimana e dove, numeri per prenotare.
Poi ci sono siti e app più specifiche:
- app Trentino Guest Card
- per i percorsi in montagna e il trekking, Trentino Outdoor
- per i percorsi facili, adatti a chi ha meno allenamento o ha con sé bambini piccoli (anche in passeggino), consiglio Il Trentino dei Bambini e Baby Trekking
Ho salvato nelle mie Instagram Stories in evidenza i percorsi che abbiamo fatto noi quest’estate. Abbiamo una bambina di 6 anni e una di 2, che viaggia nel marsupio, quindi ovviamente è tutto tarato su questo “carico”, sul passo di Adele (che comunque è un’ottima camminatrice per l’età che ha) e sul nostro allenamento che tra lockdown e restrizioni non era proprio al top.
Non mi stancherò mai di dirlo: non bisogna sfidare la montagna. Ok uscire dalla zona di comfort, ma fate sempre attività per cui vi sentite preparat3 e in forma. E non dimenticate l’attrezzatura, che trovate nel prossimo paragrafo.
Oltre alle camminate o ai trekking più impegnativi, in zona ci sono le bellissime Terme Dolomiti, parchi avventura e parchi per bambini veramente stupendi (ne trovate molti sul profilo Playground around the corner), e una pista ciclabiledi 49 km che collega Molina di Fiemme con Alba di Canazei, alla fine della Val di Fassa. C’è un comodissimo servizio di bus con trasporto bici, su prenotazione e a pagamento, che può trasportarvi da un punto all’altro della pista. Orari e info qui.
Attrezzatura minima e indispensabile
Ovviamente tutto dipende da cosa avete intenzione di fare. Quello che segue è un elenco minimo e ragionato per i “principianti della montagna”. Insomma, non vi voglio vedere con le Havaianas sui sentieri! 😁
- Un paio di scarponcini da montagna seri, con suola in Vibram e cavigliera alta. Non ammetto altri tipi di scarpe, mi dispiace. Io ho queste, ma consiglio di andare in un negozio specializzato dove ci si può far consigliare a seconda di quello che volete fare e del vostro allenamento. Usate calzettoni spessi per evitare vesciche e altri fastidi.
- Occhiali da sole con protezione UV: non sono un optional, se tenete alla salute dei vostri occhi.
- Crema solare 50+ perché neanche col sole si scherza, in montagna. Obbligatorio anche il cappello, quello che volete, basta che vi copra la testa!
- Abbigliamento traspirante e comodo. L’armocromia e gli outfit carini li sfoggiate quando vi bevete l’aperitivo in paese. Io amo queste magliette, per esempio, ma ne trovate di tanti tipi. Segnalo, tra l’altro, che a Ziano di Fiemme c’è l’outlet del marchio La Sportiva, dove si trova abbigliamento tecnico a ottimi prezzi.
- Zaino leggero per trasportare il necessario (acqua, qualcosa da mangiare, piccolo asciugamano, effetti personali).
- Acqua, acqua e ancora acqua, non devo spiegarvi perché. Scegliete una borraccia leggera che tenga bene dal punto di vista termico.
Se siete in dubbio su qualcosa, chiedete in un negozio di abbigliamento per la montagna: ci sono di solito persone appassionate e competenti!
Ma soprattutto, dove mangiare
Veniamo al bello, e al buono. In Trentino si mangia benissimo, sia che vi piacciano i piatti più semplici e classici (polenta e funghi, polenta e formaggio, polenta e laqualunque sono sempre una buona scelta), sia che siate appassionat3 di sperimentazioni culinarie. L’ambiente alpino, infatti, è straordinario quanto a biodiversità; a questo si aggiungono le lavorazioni artigianali e i prodotti tipici come formaggi, erbe, miele, che danno il meglio di sé anche in abbinamenti insoliti e contemporanei.
Su dove mangiare in Val di Fiemme ho scritto già, l’anno scorso, per Travel With Gusto.
Aggiungo qui due indirizzi che mi avete chiesto spesso guardando le mie stories e i miei post su Instagram. Sono posti del cuore in cui torno ogni anno e condivido volentieri con voi, perché possiate scoprire che la cucina di montagna è vivace e sorprendente:
- Rifugio Fuciade, al Passo San Pellegrino. Si arriva con una facile camminata di circa 1 ora, adatta anche ai passeggini. La cucina valorizza in modo eccellente i prodotti del territorio, la filiera è corta e sicura, l’ambiente accogliente senza essere kitsch. La prenotazione è fortemente consigliata.
- Oberholz Hütte, nel comprensorio dolomitico del Latemar, è un gioiello architettonico di vetro e legno, incastonato perfettamente nel paesaggio circostante. Per arrivarci si può prendere la seggiovia da Obereggen, oppure fare un bel percorso ad anello che parte da Passo Feudo e in 1 ora e mezza arriva al rifugio. In altre 2 ore si rientra poi a Passo Feudo e da lì, con seggiovia e cabinovia, fino a Predazzo.
Qui si possono assaggiare le specialità dell’Alto Adige, riviste con grazia e preparate con maestria. Ultimo consiglio: lasciatevi un posto per il Kaiserschmarren!