05 Feb Come combattere lo spreco alimentare a casa: organizzazione e creatività
Oggi è la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Un enorme problema che, oltre a incidere sull’economia, ha un impatto inaccettabile dal punto di vista ambientale. Lo spreco implica, infatti, anche un indotto di risorse perse, che generano inquinamento e quindi altro danno.
In Italia infatti lo spreco equivale allo 0,88% del Pil: la stima è di oltre 15 miliardi di euro. Questa cifra èla somma dello spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione), il 21,1% del totale, e dello spreco alimentare domestico, cioè quello misurato nelle case degli italiani attraverso il test dei Diari di Famiglia. Quest’ultimo rappresenta i 4/5 dello spreco complessivo di cibo in Italia, e vale più di 11 miliardi di euro. I dati sono stati diffusi proprio in occasione della Giornata Nazionale nella sede FAO di Roma.
Ma cosa si spreca, soprattutto, nelle case? Nella pattumiera finiscono le bevande analcoliche, i legumi, la frutta fresca, la pasta (fresca e non) gettata senza essere stata consumata. Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più spesso buttati via (dati Waste Watcher, Lmm/Swg), per un totale di circa 2,5kg al mese a famiglia.
Sono numeri impressionanti, ma se per ridurre gli sprechi nella distribuzione possiamo avere un impatto limitato, ci sono diversi accorgimenti che possiamo adottare nella gestione del nostro frigo e della nostra dispensa. Come sempre, un po’ di organizzazione e un pizzico di creatività sonoalleati della buona gestione della cucina!
Come combattere lo spreco alimentare a casa: pianifica il menu e la spesa
Il problema dello spreco nasce spesso a monte della gestione quotidiana del cibo che abbiamo in casa. Di fatto, nel nostro mondo fatto di abbondanza e offerte speciali supermegaimperdibili, tendiamo ad accumulare una quantità eccessiva di scorte. Attenzione, non ti sto invitando ad avere il frigo vuoto e le ragnatele in dispensa! Ma a chi non è capitato di dover gettare via l’ennesimo pacco di biscotti comprato in offerta e scaduto da 2 anni, dimenticato su qualche scaffale?
Come sempre ci vuole il giusto equilibrio. Per raggiungerlo, il mio consiglio è sempre quello di stilare ogni domenica sera il menu settimanale (puoi scaricarlo gratuitamente se ti iscrivi alla mia newsletter). Il lunedì, poi, potrai andare a fare la spesa secondo le reali necessità di quella settimana. All’inizio dovrai imparare a calibrare le quantità ma con un po’ di esercizio diventerà un meccanismo automatico.
Ben vengano poi le offerte, ma il mio consiglio è di acquistare beni non deperibili come la pasta, per esempio, e di non superare le 3 unità per ciascun prodotto (è un numero arbitrario, ma funziona!).
Anche la qualità di ciò che si compra è importante: si sa che la verdura da banco del supermercato appassisce più in fretta, per non parlare delle insalate in busta. Acquista meno cose, ma di maggiore qualità: l’eventuale maggior costo sarà compensato dal minore rischio di buttare via i prodotti freschi.
Ogni cosa al suo posto: utilizza al meglio gli spazi del frigo
Forse non tutti sanno che all’interno del frigorifero non c’è sempre la stessa temperatura: dall’alto al basso, infatti, la temperatura scende. Per questo motivo, è importante imparare a usare i ripiani nel modo più razionale e corretto. Ogni cibo alla giusta temperatura.
Nel ripiano in alto vanno posti latticini e formaggi; a scendere, uova, salumi, dolci e avanzi o cibo già cotto (in appositi contenitori ermetici, di vetro o plastica); quindi carne e pesce da cuocere e infine, nei cassetti, la verdura e la frutta (tranne le banane, che vanno tenute fuori dal frigo perché il freddo ne altera il processo di maturazione). Negli sportelli laterali, invece, possono essere sistemati bibite, latte, salse e burro.
Come e quanto conservare i diversi alimenti
La verdura e la frutta può essere conservata in sacchetti di carta, con l’accortezza di togliere eventuale elementi marci che possono contaminare gli altri. I sacchetti di plastica chiusi, invece, andrebbero evitati perché al loro interno si forma della condensa che fa deperire più in fretta gli alimenti. I legumi cotti possono essere conservati in contenitori ermetici immersi nella loro acqua, fino a 3-4 giorni. Per preservare le bibite in bottiglia, invece, potresti procurarti una pompetta e un apposito tappo per creare l’effetto sottovuoto. Allo stesso modo, se hai una macchina per il sottovuoto, potresti utilizzarla per prolungare di qualche giorno la durata dei cibi cotti e crudi. Ricorda però che in questo modo si utilizzano molti sacchetti di plastica.
Il freezer è il tuo migliore amico
Purché tu lo tenga con cura (tradotto: deve essere sbrinato con regolarità)! La buona notizia è che si può congelare praticamente tutto: vegetali, formaggi freschi come la mozzarella, carne e pesce crudi o cotti.
La verdura, cruda o cotta, tagliata a pezzi e conservata in appositi sacchettini, dura in freezer per un paio di mesi. Sicuramente una volta scongelata perderà la sua struttura e croccantezza, ma sarà perfetta per zuppe, minestroni e sughi.
Anche la frutta si può tagliare in pezzi e congelare per un paio di mesi: la puoi usare per farcire dolci, per fare frullati o composte, oppure le tanto instagrammate Smoothie Bowls. Qui ti suggerisco anche come usare l’avocado surgelato.
Cereali integrali e legumi, che hanno tempi di cottura prolungati, possono essere cucinati una volta ogni tanto e conservati in contenitori da freezer, ben scolati: anche questi si conservano per mesi e saranno perfetti per le zuppe oppure – nel caso dei legumi – per l’hummus.
E poi, se cucini in grande quantità, procurati dei contenitori adatti al congelamento, un nastro di carta e un pennarello: avere un paio di porzioni in più congelate non solo aiuterà a combattere lo spreco alimentare, ma ti salverà la cena nelle giornate piene di impegni!
Un ultimo suggerimento: per non perdere traccia di quello che hai in freezer, soprattutto se ne hai uno molto grande, fai una lista sull’agenda che ti servirà da inventario, indicando cosa/quantità/data di surgelamento: così avrai sempre traccia di ciò che hai conservato. La stessa cosa potresti farla con la dispensa, se ti capita spesso di dover buttare via cibo a lunga conservazione.
Hai voglia di raccontarmi i tuoi accorgimenti antispreco? Ti invito anche a leggere il post di Lucia Labalenavolante sul blog di Gaia, è ricco di spunti e idee per proteggere il pianeta dai rifiuti.