Come fare la spesa in quarantena

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Come fare la spesa in quarantena

Viviamo tempi straordinari da molti punti di vista: mai avrei pensato di affrontare una pandemia, né tanto meno di dover riorganizzare la mia vita per rispettare al meglio il distanziamento sociale e fisico che questa emergenza ci impone e che, probabilmente, sarà necessario ancora per lungo tempo. Ma neanche che farina e lievito di birra sarebbero diventati ingredienti rari e introvabili.

Uno degli ambiti che risulta stravolto è proprio quello dell’approvvigionamento alimentare. Posto che si trova (quasi) tutto, e che la filiera per fortuna continua a funzionare, fare la spesa è diventato quasi un lavoro. Soprattutto per chi, come me, abita in una grande città: la media di tempo da passare in coda, a Milano, per entrare in un supermercato è intorno alle 2 ore.

Posto che anche fare la spesa online è diventato complicato e richiede pazienza in dosi massicce (è quasi impossibile trovare disponibilità di consegna prima di 2/3 settimane, e per farlo bisogna compulsare freneticamente i siti durante le ore notturne), ho pensato di dare qualche consiglio su come fare la spesa in quarantena organizzando al meglio le scorte, per ottimizzare il proprio tempo e avere sempre quello di cui abbiamo bisogno. (Comunque: non fate i criceti e usate questo calcolatore utilissimo per capire quanto vi durano le scorte!)

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Come fare la spesa in quarantena: dove acquistare

Con i mercati cittadini chiusi, e oltre ai canali canonici della GDO (online e offline), questa potrebbe essere un’occasione per scoprire nuove modalità e fornitori per fare la spesa. Piccoli negozi di vicinato, produttori ortofrutticoli, e-commerce di prodotti tipici, gruppi di acquisto: in molti si stanno organizzando per garantire consegne a domicilio e in sicurezza.

Non farò un altro elenco di produttori e siti a cui fare riferimento: mi limito a segnalarvi alcuni elenchi e raccolte fatte molto bene:

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Le alternative al supermercato

In generale, il mio consiglio – per evitare le famigerate code e limitare anche i rischi di contagio – è di provare canali alternativi alla grande distribuzione:

  • piccoli negozi di vicinato per come pescherie, salumerie, macellerie, negozi di formaggi e latticini (chiedete ai commercianti della vostra zona), enoteche. Spesso soffrono del pregiudizio di prezzi più alti, ma non è detto che sia così! Se volete concedervi qualche sfizio, pasta fresca e gastronomia pronta sono una buona idea! Ricordiamoci di queste attività anche dopo 🙂
  • servizi di “cassetta a domicilio” per frutta e verdura: io li utilizzo da molti anni con soddisfazione. Attualmente sono abbonata a Youfarmer, con cui mi trovo molto bene e di cui apprezzo molto la trasparenza e la filiera davvero cortissima. Informatevi sui servizi presenti nella vostra città, o se ci sono produttori agricoli che offrono un servizio simile su consegna o con ritiro in azienda (a Torino per esempio c’è Ortòbio, una realtà giovane e davvero bella).
  • per i prodotti freschi (latticini, carne, uova), le piantine aromatiche e da orto, la frutta e la verdura potete anche cercare un Alveare che dice sì nella vostra zona: le distribuzioni sono ben organizzate e puntuali
  • per i prodotti da dispensa, potete provare i grandi e-commerce (ad es. Macrolibrarsi e Sorgente Natura per il bio). Segnalo anche lo shop di Libera Terra che ha molti prodotti etici e di qualità. In ogni caso informatevi sui corrieri che usano e cercate di capire se i lavoratori sono trattati con dignità e dispongono dei dispositivi di protezione interpersonale.
  • le farine si possono acquistare direttamente dai siti dei produttori. Io consiglio Tibiona, Mulino Marino, Dallagiovanna, Petra. Attualmente i tempi di consegna sono un po’ lunghi, tenetelo presente.
  • se avete dei marchi che preferite, provate a vedere se hanno uno shop di vendita diretta: io ho acquistato una bella scorta di pasta del Pastificio Felicetti e di deCecco.
  • non trascurate gli e-commerce di prodotti tipici locali: per la Liguria Palatifini, per il Piemonte Shopiemonte, Gustos per i prodotti altoatesini.
  • detersivi, saponi, ecc: i negozi specializzati come Ipersoap, Acqua e Sapone, Tigotà hanno poca fila di solito. In alternativa potete provare i detersivi e i prodotti ecobio di Officina Naturae o lo sfuso di Negozio Leggero.

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Come fare la spesa in quarantena: la lista della spesa e l’organizzazione delle scorte

Passando alla parte organizzativa, ecco come mi regolo. Abbiamo scelto di fare la spesa ogni 10/15 giorni, e quindi regoliamo il nostro menu settimanale su questa durata. Cerco quindi di prevedere piatti “ripetibili” e di organizzare la cucina in modo da avere ingredienti già pronti da assemblare (es. legumi e cereali cotti e congelati, verdura già pronta e congelata sottovuoto, ecc).

Ho diviso la lista della spesa, che condivido su Evernote con mio marito, per categorie: è una checklist dove segniamo di volta in volta quello che abbiamo e che ci serve. Le categorie sono:

  • frutta e verdura
  • fresco
  • dispensa
  • detersivi
  • cancelleria, ferramenta e varie

Sto usando anche un inventario della dispensa e del freezer in modo da poter monitorare le scorte, che sono molto più abbondanti del nostro solito (dato che lo spazio è limitato in casa, abbiamo spostato alcuni beni non deperibili in garage). È uno strumento molto utile per non sprecare, puoi scaricarlo anche da qui!

Nei prossimi giorni racconterò altri trucchi e condividerò idee su questo argomento anche su Instagram, ci sentiamo là 🙂