17 Set Come riordinare la dispensa (e mantenerla in ordine per sempre, o quasi)
Avete presente quelle dispense perfette, enormi, americane? Quelle che si vedono su Pinterest e Instagram, sempre ordinate, pulite e super efficienti, con le etichette tutte uguali. Così belle da sembrare finte (spoiler: sono finte).
E poi pensate alle nostre congestionate case di città, dove lo spazio è così prezioso (e infatti costa uno sproposito al metro quadrato) che ogni incastro è una conquista; e, a dirla tutta, le dimensioni contano fino a un certo punto: si sa che lo spazio, più è disponibile, più lo si riempie. Perché il punto, alla fine, non è quanto spazio si abbia a disposizione, ma come lo si usa.
Come riordinare la dispensa, allora? Come avere uno spazio (grande o piccolo che sia) in cui ogni cosa è al suo posto, e tutto si trova facilmente e senza dover spostare scatole, sacchettini, e altre cose che con la cucina c’entrano poco? È un sogno alla portata di tutte e tutti: avere una dispensa in ordine è uno degli elementi fondamentali per mangiare e cucinare meglio, con più soddisfazione e gioia.
Ma prima di scappare a comprare compulsivamente contenitori, cestini, scatole e altri strumenti per tenere organizzato lo spazio, vi consiglio di leggere questa mini-guida, che vi aiuterà ad impostare un metodo per avere una dispensa per sempre in ordine (o quasi).
Come riordinare la dispensa: per prima cosa, fare pulizia
Fare decluttering è sempre il primo passo per qualunque operazione di riordino. Non mi stancherò mai di ripeterlo: se prima non si fa una selezione di quello che va tenuto, ogni tentativo di riordino sarà destinato a fallire, nel breve o nel lungo periodo.
Che cosa significa fare decluttering? Innanzitutto vediamo cosa non significa:
- non significa gettare via gli oggetti senza riflettere
- non significa munirsi di grossi sacchi della spazzatura e riempirli in maniera compulsiva
Questa parola, spesso abusata, indica l’azione di selezionare gli oggetti secondo criteri che determiniamo a priori – in definitiva, scegliere che cosa tenere.
L’accumulo di oggetti è un fenomeno funzionale e compatibile con il modello di produzione e consumo in cui viviamo: farsene una colpa è inutile e dannoso, perché per noi esseri umani è naturale desiderare di possedere oggetti, soprattutto se sono belli e ci danno una sensazione di benessere. Il problema è che continuiamo ad accumularne, e non riusciamo a selezionare e liberarci di quelli che non ci sono più utili né dal punto di vista pratico, né dal punto di vista emotivo.
In dispensa questa tendenza fisiologica ad accumulare si traduce spesso in sprechi alimentari, che costituiscono un enorme problema mondiale: solo in Italia ogni anno finiscono nella spazzatura 10 miliardi di euro di cibo!
Ecco perché liberare spazio e riorganizzare la dispensa sono due azioni fondamentali per stare meglio da ogni punto di vista.
Come fare decluttering
Il primo step è tirare fuori tutto quello si ha nella dispensa, e passarlo attentamente in rassegna. A questo punto approfittate per pulire ogni spazio con il vostro prodotto preferito (io preferisco quelli a base di ingredienti eco compatibili, qui trovi una mini guida) e poi elimina tutti i cibi che sono scaduti o andati a male. Controllate comunque lo stato degli alimenti perché molto spesso quelli che devono essere consumati “preferibilmente entro” sono ancora commestibili. Se avete una dispensa grande, questa operazione richiederà circa due ore.
Passate poi in rassegna gli spazi e i cibi che avete e che usate più frequentemente. A questo punto potreste farvi alcune domande:
- Lo spazio è sufficiente? Se la risposta è negativa, impegnatevi ad acquistare meno quantità di ingredienti e prodotti (soprattutto se avete dovuto buttare via molte cose: in quel caso avete avuto la conferma che la strategia di accumulare scorte non è per niente efficace!).
- Quanto spesso usate i prodotti che acquistate? Potrebbe aver senso fare una piccola lista di quelli che si usano con più frequenza e valutare la possibilità di fare delle scorte solo di quelli
- Cosa manca? Fate un inventario di ciò che avete già, e di quello che va utilizzato a breve. Solo dopo, valutate cosa manca e se è necessario compratelo.
Riorganizzare gli spazi della dispensa
A questo punto potete passare alla riorganizzazione del contenuto della dispensa suddividendolo per tipologie, ad esempio:
- scatolame
- legumi secchi
- cereali
- semi
- ingredienti per la pasticceria
- cibi per la colazione
Ognuna di queste “categorie” può essere riposta in un cestino di plastica o metallo, in modo che sia facile da prendere e identificare, e lavare all’occorrenza (ad esempio questi). Sono molto comodi anche i divisori per ripiani che permettono di sfruttare lo spazio in verticale, come questi. Il “segreto” per una dispensa sempre in ordine è trovare una categorizzazione ampia, non troppo rigida e soprattutto basata sulle proprie abitudini: per questo averne consapevolezza è fondamentale.
Personalmente uso moltissimo anche i contenitori di vetro, dove riverso il contenuto delle confezioni già aperte, gli ingredienti sfusi e quelli che utilizzo più spesso, incluse spezie e condimenti (questi ultimi, all’interno di un vano dedicato). A me piace riempirli anche con pasta e biscotti homemade: si conservano perfettamente e arredano l’ambiente con un’atmosfera calda. Il mio consiglio è di eliminare il packaging inutile (e spesso di plastica) che produce rifiuti e occupa spazio prezioso, specialmente in una cucina piccola.
Fate comunque attenzione a quei cibi che, a contatto con la luce e l’aria, possono ossidarsi. Mi riferisco per esempio a frutta secca e disidratata, semi oleaginosi, tè, funghi secchi: per questi è meglio usare contenitori opachi o tenerli in un luogo buio.
Non avete una dispensa? Provate a individuare una zona della cucina, come un pensile o un cassetto ampio, in cui riporre i tuoi ingredienti. In dispensa cerca di tenere solo cibo, e cibo non deperibile.
Per altri consigli sull’organizzazione della dispensa potete anche dare un’occhiata al mio nuovo libro, La Stagione Vegetale, dove trovate anche consigli sulla “dispensa base” e un elenco di quello che può esservi utile avere!
Photo Credits: vd. dicascalie